LA VIA CRUCIS

Scheda tecnica

L’elaborazione della “Via crucis” di Cardile è stata fedelmente rispettosa della più pura tradizione ecclesiastico-cattolica, anche perché il protestantesimo non prevede “viae crucis”. Le varie scene, realizzate dal dott. Angelo Antonio Rizzo, raffigurano i personaggi delle diverse “Stazioni”. Queste, nel complesso, sono in numero di quattordici. Sono state realizzate in pannelli di materiale ceramico ed ogni pannello raffigura una singola stazione.

Le sculture sono state realizzate a “tutto tondo” ed il ricorso al bassorilievo sul pannello retrostante è stato molto limitato. Ogni pannello ha una dimensione di 40×60 cm. E’ indubbio che il luogo ove è stata collocata l’opera ha dettato necessariamente la scelta del materiale. Infatti la scelta di una via del paese e quindi la esposizione dei pannelli alle intemperie, esclude l’impiego delle normali argille (refrattarie e non), perché altamente permeabili all’acqua e pertanto fortemente sensibili al gelo con rischi di rotture e disgregazione in poco tempo. Queste considerazioni hanno obbligato alla scelta di una ceramica non porosa, difficilmente permeabile all’acqua e quindi difficilmente aggredibile dal gelo. La scelta quindi è caduta necessariamente sul rosso del cotto toscano.

La Via Crucis nel borgo antico di Cardile
Benedizione delle stazioni della Via Crucis
La Via Crucis nel borgo antico di Cardile
La Via Crucis nel borgo antico di Cardile
La Via Crucis nel borgo antico di Cardile
La Via Crucis nel borgo antico di Cardile

Via Crucis – Via lucis di Ida Nastasi

Tutto è iniziato per gioco…In occasione di un pranzo di matrimonio proposi ad Angelantonio Rizzo di regalare al suo paese natale una “via crucis” da collocare nel centro storico di Cardile. Dopo qualche perplessità il dottore se ne convinse. Il lavoro per la realizzazione del manufatto è durato alcuni mesi. Finalmente nel mese di luglio la via crucis è arrivata a Cardile. Nello scoprire le varie stazioni siamo rimasti tutti esterrefatti dalla bellezza e originalità della fattura. La messa in opera è stata possibile grazie alla collaborazione di Ronald D’Orsi che ha ho offerto il lavoro e al contributo di alcuni cittadini di Cardile e della Banca dei comuni cilentani e della Banca di Pruno. Il giorno 15 settembre scorso, alla presenza di S.E. Mons. Ciro Miniero, che ha benedetto la prima stazione, è stata inaugurata la via crucis. Nel pomeriggio all’interno della Chiesa di San Giovanni Battista, alla presenza del vescovo emerito di Foggia, mons. Giuseppe Casale, dell’autore dott. Angelantonio Rizzo, del prof. Rocco Cardinali, del parroco don Angelo Imbriaco, del sindaco di Gioi, Dott. Andrea Salati, del vice-sindaco, avv. Valerio Rizzo, si è tenuto un incontro per la presentazione dell’opera. L’autore con l’ausilio di fotografie ha spiegato tutto l’iter che ha portato alla realizzazione del manufatto. Il prof. Rocco Cardinali si è soffermato sulla tridimensionalità dell’opera e il valore intrinseco, sottolineando come è difficile trovare un’opera siffatta nel Cilento. Il vescovo ha evidenziato il ruolo fondamentale delle donne durante la salita al Calvario, che non abbandonarono il Cristo fino alla croce, a differenza degli apostoli che lo rinnegarono. Il sindaco ha consegnato una delibera di giunta come encomio per la donazione. Il vice-sindaco si è soffermato sull’importanza della donazione per tutto il Comune in generale, ma per il centro storico che si arricchisce con un’opera di alto valore. La serata si è conclusa con la magistrale interpretazione del monologo “Donna de Paradiso” di Jacopone da Todi, interpretato dalla professoressa Biancarosa Di Ruocco.