IL RESTAURO DELL'ORGANO "ZACCARIA PINTO"

L’antico organo, collocato in apposita cantoria nella Chiesa di Cardile è stato costruito probabilmente nella prima metà del 1700 da Zaccaria Pinto e proviene dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Vallo della Lucania dove era collocato inizialmente. L’organo, di grande interesse storico e artistico, è rimasto, nella sua struttura, allo stato originale, conservando interessanti caratteristiche costruttive e foniche che testimoniano un’opera di pregevole fattura. Nel progetto di restauro viene rilevata la particolare tipologia e il rilevante interesse storico dello strumento da parte del restauratore di Crema, il quale propone “l’esecuzione di un intervento di restauro filologico volto a recuperare le caratteristiche tecniche, funzionali e sonore dell’organo, rispettandone scrupolosamente le parti originali e ricostruendo le canne mancanti con l’impiego di materiali, misure e tecniche per quanto possibile simili a quelle adottate in origine”.

L’intervento di restauro era necessario ed urgente in quanto lo stato di conservazione dell’organo era pessimo. Erano ben visibili i segni dell’azione del tarlo sulle copertine del somiere, mentre le canne in legno erano in discreto stato di conservazione e leggermente intaccate dal tarlo. Proprio per l’urgenza del restauro e prima che l’organo venisse consumato dall’azione del tarlo veniva prodotta istanza da parte del parroco di Cardile, don Angelo Imbriaco, per accedere al finanziamento da parte della Regione in applicazione dell’art. 27 del D. Lgs. N. 42 del 22.01.2004, il quale prevede l’intervento urgente della Regione Campania per i beni artistici che versano in precarie condizioni e necessitano di immediato restauro. La pratica è stata seguita alla Provincia dal consigliere provinciale Michele Di Fiore, che con l’intervento alla Regione del consigliere regionale Salvatore Gagliano ha fatto sì che la Provincia di Salerno beneficiasse a favore della Parrocchia di Cardile di un contributo di 35.000 euro su una spesa complessiva di 44.000 euro.

La cassa dell’organo è stata restaurata dalla restauratrice Rosa Anzani di Vallo della Lucania, la quale in una relazione tecnica ne descrive le modalità dell’intervento di restauro conservativo: “la prima fase del restauro è stata caratterizzata da una documentazione fotografica e disinfestazione del legno e un primo intervento di pulitura per asportare uno degli strati più recenti di ripintura sovrapposta alla pellicola pittorica originale. La seconda fase ha comportato il consolidamento del supporto con ulteriore pulitura per riportare alla luce gli strati originali di pittura. Durante la fase di ulteriore pulitura è stata effettuata una fermatura del colore e consolidamento degli strati preparatori. Successivamente è stato effettuato un risanamento del supporto ligneo integrando le lacune con legno della stessa essenza stagionato e con resina (araldite per restauro). Un’ulteriore fase è consistita nell’integrazione delle lacune degli strati preparatori e pittorici ed infine la integrazione pittorica nelle lacune. Infine, tutta la struttura è stata protetta con una stesura di una miscela di cera vergine d’api e cera carnauba. Durante tutte queste fasi sono state fatte le riprese fotografiche di tutti i passaggi del restauro. L’organo era prima del restauro ridipinto completamente con smalti verdi e nelle zone dorate queste erano ricoperte di oro falso (porporina). Questo dava all’organo un aspetto pesante, cosa che con il restauro avvenuto è scomparso, conferendo all’organo un aspetto più luminoso e certamente corrispondente allo stile del periodo di costruzione. La parte frontale è completamente dipinta con decorazioni floreali su un fondo azzurro e le cornici e le parti intagliate sono realizzate con argento maccato”.

Hanno contribuito al finanziamento del restauro la Provincia di Salerno, la C.E.I. e l’ex sindaco di Gioi dott. Andrea Salati con una parte dell’indennità di carica.

Considerato che l’organo dovrà restare fermo nella sua cassa per un periodo di tre mesi per l’assestamento della parte meccanica l’inaugurazione dello strumento è prevista nel mese di luglio con l’organizzazione di un concerto inaugurale.